mercoledì 4 novembre 2009

Prima che asciughino quei due o tre baci


Prima che asciughino quei due o tre baci
sulla fronte
e qui e lí,
ti chinerai per bere
acqua d'argento dallo specchio,
e se nessuno ti starà a guardare
ti toccherai le labbra con la bocca.

C'è un tempo in cui piú svelto delle dita
che lo scultore passa sulla creta
il sangue impaziente ti modella
il corpo dal di dentro.

Forse stringerai tra le dita
i tuoi giovani capelli
e li solleverai sopra le spalle
perché somiglino piuttosto ad ali,
e davanti a loro prontamente correrai

dove proprio davanti agli occhi
e sul fondo estremo dell'aria
sta il grande, erto, conturbante
e dolce nulla,
che splende.

Jaroslav Seifert

Il crudo e il cotto


«Lo sguardo da lontano»

C. L. Strauss

Inedita Alda


LIETTA CARA RICORDA
C'E' UN INVERNO FEDELE
CARO SOLO AI POETI
L'INVERNO DELLA FOLLIA
CHE TOCCO' ANCHE TUO PADRE
VECCHI ENTRAMBI E SACCENTI
DOLENTI PER AMORE
NON ABBIAMO RICHIUSO
I NOSTRI USCI ARDENTI
CHE CONTINUANO A DARE
FIORI DI ECCELSE PIETRE


Alda Merini